Porto della Sicilia: Marsala
Dopo la distruzione dell’avamposto punico di Mothia, gli abitanti si stabilirono sull’antistante promontorio di Lylibeo e da qui ripresero le loro attività economiche. La città fu, fin dagli esordi, un’importante centro commerciale la cui posizione strategica nel Mediterraneo ne fece oggetto di contesa tra Cartaginesi e Romani fino a che quest’utimi non ebbero la meglio con la vittoria della battaglia delle Egadi, nel 241 a.C.
Decaduta con l’impero e devastata dai vandali, godette di un rinnovato interesse da parte degli Arabi che ne apprezzavano la posizione e le caratteristiche tanto da rinominare la città “porto di Alì” ( Marsa Alì da cui il nome attuale). Un ulteriore impulso commerciale seguì all’interesse degli inglesi per la vocazione vinicola della zona rendendo il porto di Marsala il punto di partenza per un’intensa attività commerciale. L’11 maggio 1860 nel porto di Marsala, tra le molte navi inglesi, si scorgevano anche le navi di Garibaldi e dei Mille.
Il porto di Marsala è delimitato da due moli curvilinei. La sua imboccatura è larga 200 m. Il molo di levante è lungo 460 m ma solo 50 m sono banchinati e vi si possono affiancare piccole navi. Il porticciolo turistico ha una disponibilità di 150 barche e un fondale massimo di 4 mt. Circa 5,5 miglia a nord, una boa segna il limite delle acque sicure.
Sono presenti tre cantieri navali, due officine per la riparazione di motori e due scali di alaggio per pescherecci e motovelieri fino a 50 tonnellate. Il rifornimenti idrico è possibile, solo nelle ore diurne, sia dalla banchina Piazzale dei Mille che da quella di Via dei Mille. Due distributori di combustile sono situati sulla banchina di Via dei Mille e sul lato est del piazzale dei Mille.